Call of... Clans!
Non sono un grande fan dei giochi di Call of Duty ma, quando ne sento il nome, mi pongo certe aspettative. Penso nel budget alto, l'azione in stile Michael Bay e ad enormi esplosioni. Quello che non mi sarei mai aspettato è di trovarmi ad avere a che fare con dei timer, delle basi da costruire e una strategia di combattimento nel banale stile di Clash of Clans. Purtroppo, tutto questo è ciò che Call of Duty: Heroes offre.
Meccaniche coinvolgenti
Il modello ormai tipico di gioco di strategia free-to-play è stato rigorosamente rispettato da Faceroll, lo sviluppatore di Call of Duty: Heroes. Hai a disposizione un quartier generale che è necessario potenziare per aumentare sempre più le diverse armi e le unità. Per fare questo, devi costruire e sviluppare altre costruzioni per generare risorse, creando un ciclo complicato per il quale dovrai accedere regolarmente al gioco e ti ritroverai a toccare senza pensare lo schermo una infinità di volte.
Anche se questo ciclo del gameplay non è (per me) la parte migliore, Call of Duty: Heroes include, comunque, una parte divertente: la coinvolgente meccanica delle 22 missioni del gioco, con gli attachi alle basi degli altri giocatori e la costruzione del tuo proprio campo a forma di labirinto, per superare in astuzia chiunque possa invaderlo per rubare le risorse.
Migliora le tue strutture
La costruzione della base di Call of Duty: Heroes è semplice e versatile. L'icona del menu evidenzia le strutture disponibili, e toccandole vedrai apparirle nel mondo, pronte per essere trascinate sulla posizione. Una volta costruite (preparati a dover aspettare i timer), potrai aggiornare le strutture, per avere maggiore accesso a risorse e armi più avanzate.
È divertente per gli appassionati di gestione del tempo ma, se sei più interessato alle pistole e alle sparatorie, in Call of Duty: Heroes non ti resta che divertirti con le missioni.
Anche qui viene utilizzata una semplice interfaccia tap. Le unità possono essere implementate in qualsiasi punto della mappa, fuori dalle fortificazioni dei nemici. Le truppe sono automatizzate, quindi la strategia è limitata, ma è necessaria una certa pianificazione per avere successo.
Le Unità degli Eroi hanno caratteristiche particolari. Queste unità speciali possono essere spostate in modo indipendente e hanno un arsenale di abilità speciali da utilizzare. La mia preferita è il Price (che ricorda Modern Warfare), che è in grado di richiamare un elicottero da combattimento per prendere il controllo della mitragliatrice montata e devastare il campo che stai attaccando. È una piccola aggiunta molto gradita.
Bang, ta ta ta e boom!
Il punto forte di Call of Duty: Heroes è, forse, la sua presentazione. Se, per alcuni, lo stile realistico del mondo può essere scoraggiante, il look moderno e leggermente futurista piacerà a molti.
Nonostante le dimensioni ridotte, ogni unità è impressionante e ha un aspetto abbastanza distinto anche quando viene ingrandita. Questo permette di differenziarle rapidamente nelle battaglia per usare al meglio il controllo limitato che hai del tuo esercito.
Anche l'audio di Call of Duty: Heroes risponde a questa attenzione al dettaglio. Ogni arma ha un proprio bang distinto, un proprio cigolio, che aiuta maggiormente a differenziarle. La musica contribuisce a completare il tutto, di buona qualità, ma con un inadeguato (anche se in armonia con il franchising) senso di grandezza.
Oh, che bella guerra!
Nonostante l'attenzione che è stata chiaramente profusa alla progettazione di Call of Duty: Heroes, si tratta di un gioco comune di strategia free-to-play. Tolte una o due aggiunte tematiche, puoi trovare tutto il resto altrove con una qualità uguale (o superiore). Senza dubbio, il nome e lo stile riusciranno probabilmente a conquistare un certo pubblico, per i quali il look più da cartone animato non fa la differenza.
